05 ottobre 2006

Tracciato

Ho pensato di partire da una linea esistente delle FF.SS., più precisamente della murgia barese, che collega Taranto a Bari, focalizzando l'attenzione nel tratto tra Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle: quest'ultimo è in realtà anche un centro di diramazione della tratta che congiunge Gioia del Colle ad Altamura, Gravina, da cui prosegue per Potenza o per Spinazzola e quindi Rocchetta, sul fiume Ofanto. Le stazioni riprodotte, non al vero, nel tracciato saranno quelle di Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle.

Il tracciato quindi rappresenterà una linea a binario singolo (oggi a doppio tratto) tra queste due stazioni di transito (Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle).
Lo scopo è quello di realizzare il trasporto bi-direzionale di merci e passeggeri in un'epoca che si può collocare nel periodo tra gli inizi degli anni '80 e i primi anni '90 secondo un orario ferroviario stabilito a priori. Il modo migliore per fare questo, secondo me, è realizzare un tracciato punto-a-punto tra due o più località piuttosto che un ovale.
Io ho pensato a qualcosa di "misto": un ovale ma con esercizio punto-a-punto:
la linea oltre le due stazioni di transito, Acquaviva e Gioia del Colle, prosegue verso Bari (la prima) e verso Taranto (la seconda). Verrà, per tale scopo, realizzata una coulisse a due ingressi a simulare "il resto del mondo" oltre Acquaviva delle Fonti in direzione Bari e oltre Gioia del Colle in direzione Taranto.

Una stazione nascosta (per ragioni di spazio) completa il quadro della linea che da Gioia prosegue verso Gravina di Puglia.
Pertanto un convoglio che ad esempio da Gioia del Colle parte verso Taranto, viene accolto dalla coulisse e poi come stabilito da un orario ferroviario dalla stessa riparte verso Gioia e quindi Acquaviva, realizzando il viaggio di ritorno verso Bari.

Questo rappresenta per me l'idea essenziale per chi vuole costruire un impianto ferroviario immaginario in scala, ma che, allo stesso tempo, riproduca qualcosa che si avvicina alla realtà di una ferrovia, e cioè lo spostamento di cose e persone da una località ad un'altra.
In effetti in precedenza avevo anch'io un concetto di fermodellismo che portava alla costruzione di veri e propri 'ottovolanti' e circuiti ovali in cui i convogli circolavano senza mai fermarsi ... "Illuminante" è stata la lettura di alcuni articoli sul Bollettino degli Amici Scala N, 'Giochiamo meglio con i nostri plastici' (Anno X - N.51) e 'FREMO Italia, prove tecniche di passione' (Anno XII - N.52).

Anche con oggetti più piccoli di 160 volte rispetto a quelli reali lo spazio è un vero tiranno.
Ecco quello che sono riuscito a piazzare in un ambiente disponibile di 480cm x 120cm.

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